Addio Olaf Harken, velista e imprenditore geniale

È scomparso a 80 anni Olaf Harken, fondatore nel 1967 insieme al fratello Peter dello storico marchio che ha contribuito a rivoluzionare l’attrezzatura di coperta delle barche a vela moderne.

Chissà se stava sognando una bella planata al lasco. Probabilmente sì, visto che Olaf Harken ha vissuto di vela fino all’ultimo dei suoi giorni. Se ne è andato mentre dormiva nella cittadina di Pewaukee nel Wisconsin (Usa) all’età di 80 anni lo scorso 21 ottobre. Insieme al fratello Peter, Olaf nel 1967 aveva fondato lo storico marchio Harken che ha reinventato in chiave moderna tutta l’attrezzatura di coperta delle barche a vela: bozzelli, carrelli, avvolgifiocco, winch e molto altro ancora.

Un’azienda tra le più importanti al mondo in questo comparto nautico nata un po’ per caso. Del resto la storia stessa di Olaf e di suo fratello è assai poco ordinaria, anzi avventurosa e felice, soprattutto per via dello spirito che animava questi due eterni ragazzi che sapevano divertirsi e imparare anche dagli insuccessi.

Un cittadino del mondo: dall’Indonesia agli Stati Uniti

Olaf era nato il 6 maggio 1939 a Medan (Sumatra, Indonesia), da genitori olandesi e svedesi. Dopo che i giapponesi attaccarono l’Indonesia nel 1941, Olaf, il fratello Peter e la madre Ulla fuggirono nel Borneo. Il padre, Joe Harken, rimase invece a combattere contro l’esercito nipponico e fu imprigionato fino alla fine della seconda guerra mondiale. Nel frattempo la famiglia si spostò in Nuova Zelanda, poi in Australia e infine a San Francisco, dove finita la guerra, nel 1946 li raggiunse anche il padre.

Olaf aveva studiato Ingegneria alla Georgia Tech School di New York, ma il vero inventore dei due fratelli era Peter. A metà degli Anni 60 Peter lavorava part time, per pagarsi gli studi, nell’azienda elettromedicale Gilson Medical Electronics che faceva ampio utilizzo di sfere in Delrin. A Peter viene così l’intuizione di usare queste sfere con cuscinetti non in acciaio ma in plastica per produrre i propri bozzelli. Gli serviva infatti un bozzello leggero dalla massima scorrevolezza che consentisse loro di lascare rapidamente la scotta della randa del loro iceboat, ossia quelle barche dotate di pattini che sfrecciano sui laghi ghiacciati a oltre 100 chilometri all’ora.

La Harken nata in un vecchio garage

Quell’idea ebbe un successo immediato e nel 1967 nacque la Harken Inc. La prima sede dell’azienda era molto “artigianale”, in pratica un garage con la scrivania formata da una porta su cavalletti in legno e un telo di plastica a separare gli uffici dalla zona in cui si lavorava la vetroresina. Per farsi pubblicità i due fratelli giravano per le strade di notte su un vecchio furgone Chevrolet dove nel vano posteriore Olaf stampava volantini, e li distribuivano per le case. Con il passare degli anni i due fratelli hanno poi invertito i propri ruoli: l’ingegnere Olaf ha finito per gestire il lato commerciale di Harken, mentre Peter, l’economista, si occupava di progettazione e produzione.

Ogni velista moderno ha usato un bozzello Harken

Oggi Harken è un piccolo impero che produce attrezzatura di coperta per ogni tipo di barca: dagli Optimist ai megayacht, dalle barche da crociera ai bolidi da regata, dagli scafi di Coppa America agli Open oceanici. Un’azienda, la Harken che ha anche uno stretto rapporto con l’Italia visto che proprio a Limido Comasco, in provincia di Como, ha sede la produzione principale dei loro winch.

Con l’azienda messa in piedi con il fratello Olaf ha certamente segnato l’evoluzione della vela moderna e tutti noi velisti dobbiamo qualcosa a questo simpatico eterno ragazzo dal talento brillante e il sorriso aperto. Buon vento Olaf!

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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