Acqua nel carburante della barca: come prevenire il problema

L’acqua nel carburante riduce le prestazioni del motore della barca e a lungo andare rovina i suoi componenti. Come prevenire il problema e ispezionare il serbatoio per verificare l’eventuale presenza di acqua.

Quando l’acqua si mescola al carburante del propulsore dell’imbarcazione, le prestazioni del motore si riducono rapidamente e la maggior parte dei suoi componenti si stressano inesorabilmente. L’acqua in sospensione nel carburante intasa infatti anche i carburatori e gli iniettori e può portare alla formazione di uno strato gelatinoso di acqua ed etanolo all’interno del serbatoio che deve essere rimosso. I segnali della presenza di acqua nel carburante sono evidenti: difficoltà ad avviare il propulsore, rumore del motore non “rotondo” e potenza a strappi.

Se evidenziate uno di questi problemi al motore della vostra barca, è bene approfondire. Vediamo come procedere.

Acqua nel carburante

Come controllare tubi e serbatoio

Prima di controllare il carburante dell’imbarcazione, assicuratevi di trovarvi in un’area ben ventilata, senza fiamme libere o altre fonti di accensione infiammabili. Scollegate il tubo che parte dal serbatoio del carburante all’altezza del filtro del carburante e scaricate un po’ di carburante in unA piccola tanica o in un barattolo di vetro pulito. Potete estrarre il liquido anche con una pompa manuale. Dopodiché lasciare riposare il carburante per mezz’ora in modo che l’acqua contenuta abbia il tempo di depositarsi. L’acqua formerà una bolla o uno strato chiaro sul fondo del barattolo perché è più densa della benzina.

Sul mercato esiste anche un’apposita pasta detta “rossa,” ma di colore giallo-verde che consente di rilevare rapidamente la presenza di acqua nei carburanti, come gasolio, kerosene e benzine, agendo sul fondo dei serbatoi. Il suo utilizzo è alquanto semplice. Basta spalmare un sottile di strato di pasta su una stecca o un nastro metallico e immergere la stessa nel carburante sino al fondo del serbatoio. Poi si estrae velocemente la stecca o il nastro. La pasta cambia colore se entra in contatto con l’acqua, da giallo-verde passa a rosso cardinale, e l’altezza dello strato d’acqua rilevato sulla stecca da un’idea seppure approssimativa dell’acqua rilevata nel serbatoio.

Acqua nel carburante

Rimozione dell’acqua da un serbatoio di carburante

Se il serbatoio del carburante dell’imbarcazione è portatile e di piccole dimensioni (diciamo fino a 30 litri), rimuovete il vecchio liquido dall’imbarcazione pompandolo in latte di plastica. Poi portatelo nell’isola ecologica di un porto turistico o di un cantiere nautico. Se al contrario il serbatoio del carburante è di grandi dimensioni, lo smaltimento di una tale quantità di carburante deve essere effettuato necessariamente dagli addetti del porto o del cantiere nautico nelle apposite aree che offrono servizi di smaltimento di carburante e olio.

Acqua nel carburante

Non lasciare carburante vecchio nel serbatoio

Il consiglio per prevenire la formazione di acqua è di non lasciare il carburante nel serbatoio più del necessario. Meno tempo il carburante rimane nel serbatoio, meno è probabile che si contamini con l’acqua. Riempite il serbatoio con una quantità di carburante sufficiente per la prossima uscita o crociera e poi riempitelo per quello successivo, per mantenere il carburante sempre pulito e fresco. È una buona consuetudine utilizzare uno stabilizzatore di carburante specifico per la nautica quando fate il pieno. Lo stabilizzatore riduce il tasso di assorbimento dell’acqua da parte del carburante e mantiene lo stesso fresco più a lungo.

La formazione di condensa nel serbatoio del carburante è la prima causa di infiltrazione di acqua nel carburante. Quando si sverna o si ripone l’imbarcazione, riempire il serbatoio del carburante fino alla sua capacità, in modo da evitare la formazione di condensa all’interno del serbatoio durante il rimessaggio. Infine pulite o sostituite i filtri del carburante secondo il manuale d’uso del motore dell’imbarcazione che riporta una frequenza consigliata.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore, reporter e direttore di testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici, compresi tutti i watersports.

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