Acqua dolce in barca: una comodità impagabile

Serbatoi d’acqua dolce, tubi, tappi, pompe, saracinesche, formano l’impianto idrico delle nostre barche. In questa guida chiara, semplice e dettagliata vediamo come vanno scelti questi dispositivi, che caratteristiche valutare, quali problemi possono presentare e che tipo di manutenzione ordinaria richiedono.

Andare per mare è una scuola naturale che insegna come gestire le risorse. Una di queste a bordo è l’acqua dolce che per essere sfruttata al meglio necessita di un impianto idrico di bordo efficiente. Il che vuol dire scegliere componenti di qualità, eseguire una corretta installazione, farne un uso accorto a terra e in navigazione e soprattutto dedicarsi a una corretta manutenzione ordinaria.  Serbatoi, tubi, pompe, tappi e saracinesche, tutto va adattato alla barca e alle proprie esigenze di navigazione.

Una buona conoscenza dell’impianto idrico di bordo ci aiuta a gestirlo al meglio e a fronteggiare eventuali problemi. Il punto di partenza è quindi installare da soli tutte le attrezzature, testare l’impianto e non avere timore di smontarlo e rimontarlo personalmente per acquisire la massima dimestichezza con tutte le parti e il loro funzionamento.

Il serbatoio per acqua dolce

I serbatoi dell’impianto idrico consentono di avere una riserva di acqua dolce per le più svariate esigenze di bordo, dalla cucina alla doccia, ma anche per il lavaggio occasionale della coperta. In genere il serbatoio acqua dolce è costruito con materiali atossici che garantiscono la potabilità dell’acqua, non rilasciano quindi sostanze tossiche ed evitano la formazione di alghe o muffe. I serbatoi sono generalmente installati in modo da poter essere facilmente rimossi per eventuali riparazioni o sostituzioni e sono dotati di un tappo di ispezione per consentirne la pulizia interna.

 

Scegliere il serbatoio della giusta capienza

I serbatoi per l’acqua dolce sono disponibili in diversi modelli e capacità, da poche decine di litri a oltre 300. Per individuare il corretto volume del serbatoio è sufficiente fare un rapido calcolo sulla base delle esigenze dell’equipaggio che normalmente utilizza la barca. Per ogni persona servono mediamente 3 litri d’acqua al giorno da bere, 1 per l’igiene personale, 1 per la cucina. Bisogna considerare un’autonomia di 40 giorni circa per navigazioni d’altura e di 10-15 giorni per una crociera costiera.

Per chi è solito fare uscite giornaliere un serbatoio da 40-50 litri ci consentirà una discreta riserva d’acqua per la cucina e la doccia dopo un tuffo in mare. In caso di volumi sopra i 100 litri, l’ideale sarebbe distribuire il fabbisogno di acqua dolce su diversi serbatoi in modo da avere una distribuzione efficace dei pesi e tenere sempre una buona scorta in caso qualcosa vada storto, per esempio una perdita accidentale o un cattivo stato di conservazione dell’acqua.

Rifornimento acqua

Serbatoi rigidi o flessibili?

I serbatoi possono essere di due tipi: serbatoi rigidi o flessibili. I primi possono essere realizzati in polietilene, acciaio inox o vetroresina, sono più costosi ma naturalmente più resistenti. Sono tutti a sezione rettangolare. Quelli in plastica dovrebbero essere monostampo, di spessore adeguato e privi di saldature. Nel caso si scelga l’acciaio, è sempre bene verificare prima dell’istallazione che non ci siano perdite dalle saldature non sempre visibili ad occhio nudo. Quelli in vetroresina hanno il vantaggio di poter essere fatti su misura.

Serbatoio rigido per acqua in polietilene

 

 

I serbatoi flessibili sono realizzati con speciali tessuti di nylon o pvc trattati con procedimenti speciali che lasciano inodore l’acqua. Sono comodissimi in quanto si adattano alla conformazione del luogo di posizionamento permettendo installazioni impossibili con i normali serbatoi in polietilene rigido. Inoltre non richiedono nessuna manutenzione e sono piuttosto economici. Sono inoltre ottimi come serbatoi di emergenza.

Dove collocare il serbatoio dell’acqua?

I serbatoi di bordo, soprattutto quelli di grandi dimensioni, vanno sempre collocati in basso per ottimizzare i pesi. Per avere un’idea, un serbatoio da 200 litri pieno pesa circa 200 chilogrammi. Durante l’istallazione andrebbero fissati saldamente per evitare fastidiosi sfregamenti o peggio colpi contro lo scafo con il rischio di allentamenti di tubi e rotture. Nel caso in cui vengano piazzati all’interno di un gavone o sotto le cuccette può essere utile rivestire questi contenitori con materiale morbido tipo sughero o neoprene sia per attutire il rumore dello sciabordio dell’acqua che per evitare l’usura nei punti di contatto.

Serbatoio acqua dolce

Indicatori di livello, ispezioni e stato dell’acqua

Un vantaggio dei serbatoi rigidi è quello di potergli applicare un sensore di livello che in abbinamento ad un indicatore di livello montato sul cruscotto ci dà costantemente informazioni riguardo alla quantità di acqua disponibile. Questi accessori non sono installabili sui serbatoi flessibili.

Galleggiante completo di Indicatore - Sensori di livello
Galleggiante per acqua con indicatore da livello da montare sul cruscotto

Sui serbatoi rigidi abbiamo inoltre la possibilità di verificare lo stato dell’acqua attraverso il portello d’ispezione. In caso di dubbio sulla qualità di quest’ultima (cattivo odore e sapore) si può aggiungere qualche goccia di cloro (amuchina) o altro disinfettante apposito, attenendosi scrupolosamente alle istruzioni riportate sulla confezione.

 

I tubi dell’impianto idrico

Dal serbatoio partono due tubi. Il primo è riservato al carico dell’acqua e parte dall’apposito tappo di imbarco posto in coperta che permette il carico dell’acqua dall’esterno. L’altro tubo è dedicato al prelievo e alla distribuzione dell’acqua ed è collegato alla pompa autoclave. Anche per quanto riguarda i tubi di tutto l’impianto idrico è meglio utilizzare prodotti di qualità. consigliamo sempre di orientarsi su tubi in pvc atossici (che non rilasciano sostanza chimiche nocive alla salute) e rinforzati (armati) con spirale in acciaio o maglia retinata, rinforzi che garantiscono una maggiore resistenza alle pressioni e permettono raggi di curvatura più stretti senza schiacciarsi. Per evitare strozzature e collassi dell’impianto in ogni caso sarebbe bene evitare curve esagerate.

Tubi acqua

Per quanto riguarda i collegamenti dei tubi sui portagomma , è sempre buona norma utilizzare due fascette in acciaio inox possibilmente con le linguette orientate in direzioni opposte in modo che il movimento che eventualmente ne fa allentare una non apra anche l’altra.

Consiglio importante: ispezionare regolarmente questi componenti per controllare che siano in buono stato e che presentino tracce di ossido, possibile soprattutto nelle parti nascoste tra la banda metallica e la vite.

Pompe per acqua dolce: le pompe autoclave 

Lasciando da parte la disquisizione puramente tecnica sulle varie tipologie di pompe (a girante, a membrana ecc…) l’importante è che si tratti di una pompa autoclave. Questo tipo di pompe è dotato di un elemento, il pressostato, in grado di valutare la pressione presente nel tubo e automaticamente accendere o spegnere la pompa stessa.

Pompa Flojet autoclave 11 litri - Pompe autoclave Flojet Pompe

Il pressostato ci permette di aprire e chiudere il rubinetto senza dover intervenire sull’interruttore che comanda la pompa. In pratica, quando chiediamo acqua ad un’utenza (doccia, rubinetto…) il pressostato rileva che la pressione all’interno del tubo diminuisce e accende la pompa. Alla chiusura dell’utenza succederà il contrario con il pressostato che avvertendo un aumento di pressione interromperà il circuito elettrico e spegnerà la pompa.

Docce, lavelli e rubinetti

Una volta installati serbatoio e pompa non ci resta che pensare ai punti di prelievo dell’acqua ovvero a docce, rubinetti e lavelli. A seconda della tipologia dell’imbarcazione e di come andremo ad utilizzarla disporremo i vari accessori che ci permetteranno di usufruire comodamente dell’acqua dolce di bordo.

Doccia poppa

Essenziale prevedere la presenza di uno o più punti doccia in coperta che ci permetteranno di sciacquarci dopo un bagno in mare o lavare la coperta eliminando sporco e sale. Sul mercato si trovano innumerevoli kit doccia da installare a paratia o su superfici orizzontali. Si tratta di box in materiale plastico dotati di sportellino al cui interno sono contenuti la doccetta e il tubo. Grazie all’automatismo della pompa autoclave (già descritta sopra) non dovremo accendere e spegnere un interruttore elettrico ma solamente aprire e chiudere il rubinetto. L’installazione di questi punti di prelievo esterni è dunque molto agile e veloce, perchè dovremo collegare solamente il tubo che porta l’acqua all’utenza (non sono richiesti collegamenti elettrici).

Kit doccia barca New Edge Crema - Kit Doccia barca

Lo stesso dicasi per le utenze interne a servizio di cucina e bagni dove troveremo lavelli, lavandini e docce. L’unica differenza in questo caso sarà la presenza di tubazioni di scarico con cui andremo a convogliare l’acqua verso gli scarichi a mare o i serbatoi di accumulo che andranno poi svuotati in porto nelle apposite stazioni di prelievo.

Lavello cucina

I nemici dell’impianto idrico: incrostazioni, intasamento e blocchi

Per quanto riguarda le pompe, i problemi più comuni sono attribuibili alle membrane rotte o deformate che impediscono l’innesco e producono perdite oppure a valvole che non chiudono bene a causa di incrostazioni, sporco e impurità. Altri problemi possono derivare da filtri intasati o da infiltrazioni d’aria nei tubi spesso dovuti all’allentamento delle fascette di serraggio. Come procedere in questi casi? Non ci sono molte alternative: occorre ispezionare, aprire, smontare, pulire le tubazioni con detergenti specifici (ad esempio lo Steril Tank), rimuovere le incrostazioni più ostinate con prodotti anticalcare oppure un bagno di aceto bianco diluito in acqua dolce per almeno 30 minuti e sostituire tutte le componenti danneggiate. 

Abbiamo visto dunque le componenti dell’impianto idrico di bordo, la loro funzione, le loro caratteristiche e vi abbiamo dato alcuni suggerimenti per scegliere il prodotto più a misura della vostra barca e le vostre esigenze di crociera, nonché numerosi consigli su come mantenere efficienti questi dispositivi. Un impianto idrico perfettamente funzionante e affidabile è sinonimo di navigazione felice!

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