A vela in solitario girovagando tra le isole minori d’Italia

Si chiama “33 Isole” il progetto di Lucio Bellomo, un marinaio di 34 anni di Palermo che ha deciso di partire in solitario a bordo di un piccolo natante a vela per girovagare tra le isole minori italiane e raccontarne attraverso una serie di cortometraggi le persone che hanno deciso di rimanerci a vivere, come scelta controcorrente e alternativa a un mondo globalizzato.

Spesso la nautica da diporto moderna si perde troppo nella ricerca del comfort a tutti i costi, nell’idea di barca protettiva e allestita come una casa galleggiante, in un modo di navigare non per il solo gusto di farlo, ma per passare il tempo e farsi belli con gli amici. Vivere il mare così è certamente facile e rilassante, ma si perde l’opportunità più importante del navigare che è quella di viaggiare, esplorare, mettersi in gioco, sfidare la natura e sé stessi. Per fortuna c’è chi non si arrende a questa nautica edulcorata e asettica. Qualcuno che è ancora ambizioso, sognatore e romantico. Come Lucio Bellomo, un velista di 34 anni di Palermo che sta per realizzare un viaggio inedito, coraggioso e affascinante: un giro d’Italia in solitario a vela facendo scalo unicamente in tutte le isole minori italiane abitate.

Destinazioni remote, appartate, piccoli angoli di mondo quasi sempre fermi nel tempo e carichi di suggestioni. Da Ustica all’arcipelago della laguna veneta, dapprima risalendo il Tirreno con le sue isole pontine, toscane fino a lambire la Liguria, quindi indugiando tra le tante isole della Maddalena e scendendo sulla costa sarda orientale. Poi si torna alla Sicilia e alle Egadi, per scendere a Sud verso Pantelleria, le Pelagie, Lampedusa, attraversare e puntare sul continente, Ortigia e via via su, fino all’Adriatico, che a sua volta di isole ne custodisce parecchie e tutte da scoprire per terminare a Venezia, per un totale di circa 2.300 miglia.

Maribelle

Maribelle, una barca minimalista e sostenibile

Ma non è solo l’itinerario originale a segnare il progetto di Lucio Bellomo. Per vivere una vera avventura questo marinaio moderno ma controcorrente ha scelto un mezzo essenziale, minimalista, assolutamente efficace. Un natante a vela di 6,15 metri di lunghezza, aperto e con tubolari di gomma che lo rendono stabile e inaffondabile. Concepita e realizzata da Francesco Belvisi, giovane designer di barche avveniristiche originario di Pantelleria, il natante si chiama Maribelle ed è un ibrido fra una barca di vela leggera, un gommone e un windsurf. È stata infatti progettata con due tubolari che la rendono stabile e asciutta e con un cosiddetto wishbone al posto di un boma tradizionale, per un uso semplificato del piano velico. Per essere poi il più possibile attuale e sostenibile la barca monta un fuoribordo elettrico e un pannello solare. Maribelle ha vinto diversi premi nazionali al momento del varo e al suo attivo ha già sulla sua scia un giro di Sicilia a tappe e con una barca d’appoggio portato a termine nel 2012.

Lucio Bellomo

Raccontare la vita degli isolani no global

Un’altra peculiarità di questo progetto chiamato “33 Isole” e che partirà il prossimo 18 aprile è la voglia di Lucio di raccontare la sua esperienza e le persone che incrocerà nella sua rotta. Da qui l’idea di realizzare una serie di cortometraggi che metta in luce quei giovani e non che, con un’idea innovativa, moderna o semplicemente pulita, sana, hanno deciso di rimanere nella loro isola, oppure da forestieri di stabilirvisi per scommettere sul proprio futuro sfidando i tempi moderni e le difficoltà di questi luoghi remoti. L’obiettivo è di comporre un ritratto a livello nazionale di quello che potrebbe essere l’orizzonte di posti mediterranei piccoli e isolati all’epoca della globalizzazione. Per saperne di più e sostenere il viaggio di Lucio visitate il sito www.33isole.it.

 

Guarda il video:

 

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

3 Comments
  1. Lasciatemelo dire: non ho mai invidiato nessuno, ma in questo caso scoppia una sana e poderosa invidia. meraviglioso!

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